STELE

forbice

design:
Davide Brindisi

ANALISI

Le forbici da ufficio possono essere classificate in due grandi macrocategorie: le più economiche, adatte ad un uso frequente e realizzate in materiali poco pregiati, leggeri e senza alcuna presenza estetica, e le forbici più costose, caratterizzate dall’utilizzo di materiali di alta qualità, dotate di maggior peso e finiture più accurate.

Le lame variano di lunghezza sulla base di specifiche esigenze e presentano quasi tutte una punta arrotondata, utile sia per evitare che ci possa ferire accidentalmente sia perché il suo utilizzo non prevede operazioni di particolare precisione. Nelle versioni più evolute, inoltre, si può trovare un anello circolare per l’inserimento del pollice ed una zona più ampia per l’inserimento di due, tre dita, per garantire una migliore forza di taglio, fermezza della mano e precisione. Tali anelli sono stati spesso realizzati in materiale plastico per favorire un utilizzo prolungato, e quindi agevole, dell’oggetto.

DESIGN

La forbice che ci si è prefissi di sviluppare è un oggetto di rappresentanza che dovrebbe impiegare materiali di alta qualità: dovrebbe essere dotata di maggior peso rispetto alle forbici tradizionali per conferire personalità al prodotto, oltre a vantare lavorazioni e finiture accurate unite ad una dimensione importante.

Pensando alla funzione dell’oggetto, il progetto si è soffermato sulle aree di intervento che sono state individuate: una prima zona che entra in contatto con la mano, una seconda zona che espleta la funzione di taglio e una terza zona di raccordo che unisce le prime due.

Sono state integrate stilisticamente le due aree estreme della forbice, facendo in modo che esprimessero concetti opposti dal punto di vista percettivo.
La zona inferiore, quella degli anelli, accoglie le dita ed è rivolta verso l’utilizzatore: il progetto le ha conferito un senso di contenimento e protezione e al contempo l’ha resa in grado di esprimere un atteggiamento “non invasivo”, grazie al taglio morbido dei lati rivolti alla persona uniti da un netto taglio rettilineo in grado di dare all’oggetto un carattere stabile e deciso.
La zona superiore adibita al taglio comunica invece aggressività e senso di incidenza, facendo quasi convergere l’utilizzatore e l’oggetto verso la parte da tagliare.

LAVORAZIONI

La scelta del materiale e la lavorazione seguono le linee guida di un progetto che prevede un numero di interventi minimo: partendo da una lastra d’acciaio si esegue prima il taglio in pianta seguendo il disegno, al quale segue una particolare lavorazione artigianale che consente di ricavare, in modo discreto, la lama direttamente dalla lastra: si conferisce così al manufatto un senso di continuità e compattezza.

IMMAGINE

L’impronta elegante e discreta della forma di quest’oggetto ha imposto una realizzazione e collocazione del marchio altrettanto preziosa e sobria. La doppia nota rovesciata del marchio Contrappunto ha dimensioni minime ed è stata incisa con una punta di diamante. La collocazione è il risultato della scelta della finitura di fondo e dell’area più ampia in grado di garantire un adeguato respiro al disegno.

PARTNER

Paolo Fazzini (Pinin forbici) nasce a Bellano nel 1972. Mentre frequenta con buon profitto gli studi inizia ad apprendere, all’interno dell’officina paterna, le prime nozioni che lo porteranno a diventare un eccellente forbiciaio. Nel 2001 fonda la Pinin Forbici, iniziando una serrata produzione di nuove tipologie di forbici affiancandola allo studio continuo di nuovi sistemi di produzione e di trattamento termico.

Nella complessa arte di costruire una forbice Paolo Fazzini è uno dei pochissimi personaggi al mondo a saper svolgere in modo autonomo tutte le complesse operazioni. Ricavare una forbice da una lamiera, anziché da uno sbozzato stampato, è operazione lunga e difficile che solo pochi artigiani al mondo sanno fare.

Paolo Fazzini ha realizzato forbici su disegno classico ma si è particolarmente distinto nella realizzazione di forbici su disegni nuovi e all’avanguardia. Nonostante questa sua specificità professionale non disdegna la sperimentazione delle sue tecniche di lavorazione su altri oggetti da taglio, anche in ambiti completamente diversi. Nascono quindi tagliacarte, porte, bottoni, pendagli e numerosi altri oggetti realizzati sempre con acciai tradizionali di primissima qualità oltre al particolare acciaio damascato.

GALLERY